POSTED BY Guido Viola D.O. | Mag, 06, 2018 |
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In questo articolo, voglio affrontare questo argomento partendo da alcune domande che mi vengono spesso poste.

Quando devo portare mio figlio dall’ Osteopata?

La risposta è che, sarebbe ideale, almeno una valutazione per il bambino (ma anche per la mamma) nel post-parto a prescindere se vi sono dell’alterazioni visibili.

Perché se non ci sono scompensi o disfunzioni somatiche bisogna visitarlo osteopaticamente?

Semplicemente perché andare a trattare nelle prime settimane di vita il neonato, ci permette di valutare anche disfunzioni somatiche silenti che possono essersi presentate a livello intrauterino o durante il parto.

Cosa si intende per trauma intrauterino?

A livello intrauterino il bambino può avere poco spazio ad esempio, per un bacino materno che non si presenta nella miglior condizione o che ha uno spazio non ampio (es. bambino moto grande con madre minuta) o avere poco liquido amniotico ecc, possono provocare delle compressioni anomale e asimmetrie (plagiocefalie intrauterine +++) ancor prima che si presenti la fase del parto.

Perché durante il parto si parla di trauma? Anche nel cesareo?

L’atto del parto, sia naturale o cesareo, è il primo vero trauma che il bambino affronta e a volte questo lascia dei segni invisibili che però con il tempo porteranno a disfunzioni somatiche conclamate (scoliosi, plagiocefalia, torcicollo, coliche, reflusso/rigurgito ecc.)

Il parto naturale accompagna il nostro bambino in un meccanismo fisiologico dove le ossa craniche si “accavallano” le une sulle altre per permettere al bambino di passare nel bacino della mamma e, una volta espulso, queste ossa tornano al loro posto. A volte, queste ossa, si posizionano in modo anomalo (come avviene nella plagiocefalia) e in conseguenza si arriverà in valutazione Osteopatica su indicazione Pediatrica o Fisiatrica, solamente dopo i 6 mesi (quando la disfunzione è abbastanza strutturata).

Nel cesareo invece interviene il gioco pressorio, in quanto, il bambino passa dal niente al tutto in pochi secondi e questo può portare a problematiche di scarsa consolabilità o problematiche respiratorie frequenti.

Quali sono le principali problematiche motivo di consulto?

Le alterazioni che richiedono spesso un consulto osteopatico sono:

· Torcicollo miogeno: interessa la regione laterale del collo e qui, dopo esame ecografico per escludere fibrosità (lavoro di competenza del neuropsicomotricista o fisioterapista pediatrico), si può lavorare per armonizzare tale lesione con una risoluzione completa.

· Reflusso gastro esofageo e rigurgito: legati spesso a disfunzione di un nervo che fuoriesce dal cranio (Vago) o tensione della regione dorsale (d4-d6),  l’ ideale è lavorare dopo i tre mesi per una fisiologica immaturità del cardias (valvola dello stomaco)

· Difficoltà di suzione: dovute a problematiche disfunzionali craniche e cervicali alte (escludere problematiche di frenulo)

· Coliche addominali e stipsi: legate spesso a disfunzione di un nervo che fuoriesce dal cranio (Vago) o tensione della regione dorsale bassa e lombare

· Plagiocefalia posizionale: nome che spaventa, ma altro non è che una asimmetria del cranio e a volte del viso. Fondamentale è iniziare il trattamento nel primo trimestre di vita per avere un risultato pressoché completo, andando ad eliminare semi disfunzionali che potrebbero presentarsi successivamente, quali problematiche dell’ ATM e occlusali, problematiche visive e scoliosi

…e molto altro…

Quindi in sintesi, prevenzione è la parola d’ordine. Effettuare una visita nel post parto può essere di aiuto per limitare eventuali semi disfunzionali che potrebbero germogliare

Buona osteopatia a tutti

TAGS : Coliche Osteopata pediatrico Plagiocefalia Reflusso Torcicollo

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