POSTED BY Guido Viola D.O. | Mag, 18, 2018 |
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Quel fastidioso e spesso invalidante dolore che si presenta all’ anca prende il nome di coxalgia (significa letteralmente dolore all’ anca).

La ritroviamo principalmente nella terza età ma anche in soggetti più giovani, per cause diverse, come ad esempio negli sportivi che utilizzano tale articolazione in modo iper-sollecitato nel meccanismo della corsa.

Il complesso dell’ anca è costituito dal femore e dall’ acetabolo, unite e stabilizzate da muscoli, tendini, cartilagini e legamenti e prende il nome di articolazione coxofemorale.

Spesso nello sportivo è legata a carichi di allenamenti eccessivi, squilibri posturali trascurati o anche a problematiche di natura viscerale che alterano la vascolarizzazione di tale zona. I sintomi possono essere dapprima sfumati, per poi diventare più strutturati andando (attraverso dei punti trigger) ad irradiarsi fino alla regione glutea (spesso si confonde infatti con la classica lombosciatalgia), o nella zona inguinale (spesso quando è su base artrosica degenerativa).

Inizia come un fastidio esacerbato dall’ attività fisica per poi aumentare sempre più, diminuendo la capacità di escursione articolare di quel dato segmento.

Per effettuare la diagnosi, che è competenza del Medico Ortopedico o Fisiatra, spesso è utile semplicemente una buona palpazione e dei test ortopedici per valutare la mobilità residua, inoltre, per un’ ulteriore conferma verrà eseguita una rx dell’anca.

Una volta diagnosticata bisogna rivolgersi ad un Osteopata e ad un Fisioterapista che consiglieranno in primis, circa due settimane di riposo unite al protocollo RICE. Successivamente si inizierà un lavoro osteopatico per valutare eventuali alterazioni posturali per poi correggerle con il fine ultimo di migliorare e rendere più fisiologica la biomeccanica del bacino e/o viscerale e/o di appoggio del piede. Va sempre seguito anche da un fisioterapista per una rieducazione posturale mirata, esercizi di stretching e applicazione di apparecchiature elettromedicali, come ad esempio Tecar o Laser, con il fine di diminuire l’infiammazione

Buona osteopatia a tutti

TAGS : Coxartosi Dolore anca Fisioterapia Riabilitazione

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