POSTED BY Guido Viola D.O. | Ott, 02, 2025 |
guida allo svezzamento
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Svezzamento e autosvezzamento: guida pratica per iniziare sereni

Uno dei momenti più emozionanti (e anche spaventosi) per i genitori è l’inizio dello svezzamento. Dopo mesi di latte materno o artificiale, ecco che arriva il momento dei primi assaggi di cibo solido.
Ma come fare? Meglio il classico svezzamento con pappe e cucchiaini o l’autosvezzamento dove il bambino partecipa al pasto familiare?
La verità è che non c’è una regola assoluta: ogni famiglia può trovare il suo equilibrio.

Quando iniziare lo svezzamento?

Secondo l’OMS e la maggior parte delle società pediatriche, lo svezzamento inizia intorno ai 6 mesi.
Segnali che il bambino è pronto:

  • Riesce a stare seduto con un minimo di stabilità.

  • Ha perso il riflesso di estrusione (non spinge fuori con la lingua tutto ciò che entra).

  • Mostra interesse per il cibo degli adulti.

  • Coordina mani e bocca, portando gli oggetti alla bocca.

👉 Non tutti i bambini rispettano la stessa tempistica: alcuni sono pronti un po’ prima, altri qualche settimana dopo.

Svezzamento tradizionale

Il metodo classico prevede:

  • Pappe preparate con brodo vegetale, cereali, e graduale introduzione di carne, pesce e legumi.

  • Progressione lenta, inserendo un alimento nuovo ogni pochi giorni.

  • Uso del cucchiaino, con la mamma o il papà che offrono il cibo.

guida allo svezzamentoPro:

  • Permette un controllo maggiore sulla quantità e sugli ingredienti.

  • È consigliato se ci sono problemi di crescita o condizioni particolari.

Contro:

  • Il bambino è più passivo.

  • Talvolta si rischia di prolungare troppo il passaggio alle consistenze più solide.

Autosvezzamento

L’autosvezzamento, o “alimentazione complementare a richiesta”, consiste nel permettere al bambino di assaggiare i cibi della tavola familiare (ovviamente sani e non salati/conditi in eccesso).

  • Il bambino prende in mano i cibi e li porta alla bocca.

  • Decide da solo quanto mangiare.

  • Condivide il momento del pasto con la famiglia.

Pro:

  • Favorisce l’autonomia.

  • Migliora la coordinazione motoria.

  • Riduce il rischio di selettività alimentare.

Contro:

  • Richiede più attenzione alla sicurezza (pezzi piccoli e rischio soffocamento).

  • I genitori devono avere fiducia nei tempi del bambino.

Sicurezza prima di tutto

Indipendentemente dal metodo scelto, è importante:

  • Offrire cibi tagliati in modo sicuro (es. stick di frutta e verdura).

  • Evitare cibi a rischio soffocamento (noccioline, chicchi d’uva interi, pezzi duri).

  • Mai lasciare il bambino da solo mentre mangia.

  • Sedersi accanto a lui, mantenendo la calma.

Latte e svezzamento

Nei primi 12 mesi, il latte resta l’alimento principale. Lo svezzamento è un’aggiunta, non una sostituzione completa.
L’allattamento, materno o artificiale, continua a fornire nutrienti fondamentali e rappresenta una base rassicurante per il bambino.

Consigli pratici per iniziare sereni

  • Scegli un momento tranquillo, senza fretta.

  • Offri cibi semplici e naturali.

  • Non forzare: se rifiuta, riprova un altro giorno.

  • Dai l’esempio: mangiare insieme aiuta il bambino a imitare.

  • Non avere paura della “sporcizia”: sporcarsi fa parte dell’apprendimento.

Conclusione

Lo svezzamento non è una gara a chi mangia prima di tutto o di più. È un viaggio fatto di scoperte, assaggi, sorrisi e anche qualche smorfia.
L’importante è che il pasto diventi un momento di condivisione e serenità familiare.
Che tu scelga pappe o autosvezzamento, ricorda: il cibo non è solo nutrimento, ma anche amore, relazione e fiducia.

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